domenica 25 aprile 2010

Dio, inferno o paradiso?

Ieri sera c'è stata una discussione "teologica". Avevo guardato un video del Chiambretti Night in cui Legrottaglie era stato invitato a parlare della sua conversione. Oltre a lui c'era come ospite Paone, che nonostante io consideri una persona degna di stima, mi ha infastidita molto con il suo aggredire e sputare sentenze (per i suoi ovvi e giustificati risentimenti verso la chiesa), senza però rendersi conto che stava confondendo i cattolici con gli evangelisti, e che stava offendendo non solo Legrottaglie, ma tutti coloro che credono fermamente in qualcosa mentre nessuno, almeno in quella occasione, si stava scagliando contro di lui. A mio parere, poteva almeno aspettare di fare una conversazione civile per poi esprimere il suo parere. Paone aggredisce Legrottaglie soprattutto sull'argomento astinenza (perchè lui si vuole godere la vita [buon per lui aggiungerei]... ma nessuno gli ha detto di praticare l'astinenza, semplicemente è una SCELTA che Legrottaglie come altri cristiani ha scelto di fare.
Ad ogni modo, da cio è nata poi una discussione tra me e Fra, perchè lei prendeva le parti di Paone, ma in quanto è omosessuale e secondo la chiesa chi è omosessuale è condannato e non può sposarsi. A mio parere, chi crede in Dio e solo in Dio è salvato, perchè Gesù è l'unica salvezza; certo, finchè la chiesa vigerà in Italia come istituzione suprema, non saranno mai legalizzati i matrimoni gay e io vorrei tanto che fossero autorizzati perchè, con tutto che sono credente, non vedo perchè, lì dove c'è amore, questo non debba essere legalizzato e istituzionalizzato. La conversazione è proseguita, anche con toni accesi, ma mi è dispiaciuto tanto dover ammettere, che stando a quello che dice la Bibbia, chi non crede in Dio, ma comunque conduce una vita buona fondata su buoni valori, non può andare in Paradiso perchè non ha creduto. Personalmente, io non posso ancora credere che gente che si comporta bene, che vive una vita sana e che non fa del male a nessuno possa finire all'inferno con chi ha ucciso, stuprato e maltrattato gli altri; non è molto logico se ci pensate. Noi cristiani diciamo che Dio è buono e abbiamo l'esempio di Gesù come uomo buono e che perdona; se il 90% delle persone che conosco che sono non credenti dovesse morire domani, io non credo che andrebbero all'inferno, ma forse Gesù darebbe loro la possibilità di redimersi. Certo, forse è troppo facile parlare così; ma io credo in un Dio buono e non in un Dio che da ultimatum e aut aut; nè io nè nessun altro abbiamo la risposta a questa domanda. Certo, abbiamo la Bibbia a cui fare riferimento, ma appunto perchè ho la Bibbia e ho letto di Gesù e della sua bontà che credo che comunque Lui sia morto per TUTTI noi e che chi comunque vive una vita retta, forse non andrà in paradiso, ma non andrà nemmeno all'inferno, perchè non sarebbe giusto per Dio mettere insieme assassini e uomini giusti. Forse chi si comporta bene avrà una possibilità, alla sua morte, di credere un'ultima volta in Gesù (questa almeno è la mia speranza); mentre chi ha dimostrato di non avere il valore della vita, questa possibilità non la avrà. Ma queste sono solo mie elucubrazioni, possono essere giuste o sbagliate... credo che lo scopriremo tutto solo il giorno della nostra dipartita.
Parlando con Fra ho capito quello che in realtà ho sempre detto a tutti gli altri credenti come me e a chi mi ha fatto "notare" che scegliere come mio compagno un non credente può essere una scelta sbagliata: io penso che essere cristiani non significa chiudersi nel proprio guscio, nella propria clique e guardare il modo di fuori dall'alto in basso. Penso che credenti e non credenti possano tranquillamente convivere, sposarsi e creare famiglie; penso che dovremmo davvero interrogarci sul volere di Dio, e chiederci se davvero Dio vuole che noi, in quanto cristiani, ci isoliamo dal mondo a sparare sentenze verso i non credenti del tipo "puoi anche essere il benefattore del mondo ma se non credi in Dio vai all'inferno" cioè, ma credete davvero che sia possibile, logicamente parlando e anche teologicamente parlando, che un Dio buono che ci insegna la carità, la bontà e il PERDONO, possa mettere alla porta chi non ha creduto in Lui ma comunque ha vissuto su molti dei valori che lui ha messo per noi (come non rubare, onora il padre e la madre, non desiderare la donna d'altri ecc...). Se Dio è davvero buono e perdona i suoi figli credo che un'altra possibilità ci sia data di credere in Lui, come è stata data a Tommaso, il suo apostolo, che non voleva credere nella Sua resurrezione e ha creduto solo dopo aver visto e toccato. Certo, beati coloro che hanno creduto senza aver visto, ma Gesù non ha condannato Tommaso per non aver creduto... gli ha dato la possibilità di credere. E penso che al giorno d'oggi non sia da tutti avere il dono della fede e credere solo nelle scritture, soprattutto quando ci sono tante malvagità che ogni giorno si reiterano davanti ai nostro occhi. La gente non crede, ma vorrebbe avere Qualcuno in cui credere. Io credo in Gesù e nella una bontà; e non credo a quello che pensano gli uomini.

4 commenti:

bussola ha detto...

Infatto la fede è una cosa.... ma mai si dovrebbe perdere il senso del diritto umano....

Unknown ha detto...

lo penso anche io... e ho fede che anche Dio la pensa così :)

Miryam ha detto...

La penso come te per molte cose che hai detto e mi fa piacere :) io sono cattolica praticamente da sempre, e tra i cattolici ho sempre sentito dire che chi è ateo ma vive una vita ha tutto il diritto di andare in paradiso... l'ho sempre pensata così anche io del resto :) anche a me sembra assurdo che sia data la possibilità di redimersi a un assassino e non a un non-credente...
Non ho seguito il dibattito tra Paone e Legrottaglie, e non mi funziona nemmeno youtube perciò non posso nemmeno vederlo (-.- evviva la mia connessione). Però spesso leggo e sento di tutto e di più non solo contro la Chiesa, ma anche contro i cristiani in generale u_u c'è una confusione e un'ignoranza pazzesca su questo :°D la gente spesso dà più ascolto ai pregiudizi comunemente diffusi e alle stupidaggini distribuite da chi non ne capisce nulla piuttosto che alle fonti vere e proprie... ci sarà anche chi ha le sue ragioni come Paone, però spesso si spara a zero presuntuosamente e senza sapere nulla, basandosi solo sui luoghi comuni e senza aver mai aperto la Bibbia o (nel mio caso XD) il catechismo della Chiesa cattolica O_ò è una cosa che non sopporto! U_U
Quanto alla scelta del compagno credente o meno... a parte che il compagno può sempre sentire l'esigenza di credere in qualcuno, in un futuro :D secondo me non è così fondamentale. La cosa importante è il rispetto reciproco delle opinioni, delle fedi e degli ideali. Secondo me è un rispetto che non deve riguardare solo le scelte religiose, ma tutto, tutte le scelte, e penso sia proprio il rispetto in generale alla base dell'amore. Se c'è questo c'è già non dico tutto, ma quasi tutto :)

Unknown ha detto...

Grazie Miryam; mi fa piacere che tu condivida il mio pensiero :)
Devo dire che daniele è molto d'aiuto in questi casi, nel senso che per lui io posso essere anche buddista o chicchessia, lui mi ama comunque e questo mi fa stare benissimo.
Io voglio credere e confidare che anche chi non è credente possa andare in paradiso dopo la morte, poi infondo mi importa poco delle credenze altrui o di quello che si dice (anche perchè nessuno è tornato dall'aldilà per riferircelo XD). Vorrei solo che ci fosse un pò più di conoscenza dell'argomento prima di essere così aggressivi contro il primo mal capitato (perchè lì poteva tanto starci Legrottaglie come chiunque altro).
Un bacio <3

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